giovedì 14 marzo 2013

scrittore per caso : vi avevo promesso qualcosa, eccomi qui.quelle che...

scrittore per caso : vi avevo promesso qualcosa, eccomi qui.
quelle che...
: vi avevo promesso qualcosa, eccomi qui. quelle che tra poco leggerete sono le prime pagine del nuovo romanzo che stò scrivendo. E' anc...
vi avevo promesso qualcosa, eccomi qui.
quelle che tra poco leggerete sono le prime pagine del nuovo romanzo che stò scrivendo.
E' ancora in fase embrionale, scusate in anticipo per i refusi o gli errori di battitura (oramai penso che leggendo quello che scrivo, vi sarete abbituati).
vi chiedo un piccolo sforzo, vorrei che lo commentaste, che scriviate le vostre impressioni, che mi diciate anche che fa schifo e perche secondo voi non vale nulla (vi rammento che è una piccola parte).
Con ansia aspetto che qualcuno di voi mi dia qualche riscontro.
Da quando ho aperto il blog, ho visto che sono arrivato quasi a 300 visualizzazioni, non me l'aspettavo, ringrazio chi anche solo per qualche secondo dia un occhiata a questo blog.
questo è un mio personale regalo per voi.

P.S. se siete interessati ad iscrivervi al blog, in basso vicino al contatore c'è la possibilità di farlo, per chi si iscrive ho in serbo altre sorprese.

 
Il pacchetto era nella sua stanza, non sapeva cosa contenesse, ma il marchio della Multiplayer Association lo faceva fremere dalla curiosità.

Finì la cena velocemente e si alzò dal tavolo “Giovanni mi spieghi dove stai andando?”, si girò verso la madre  sorridendo “vado nella mia camera a giocare un po’” “Non fare tardi come ieri sera ,domani hai scuola,sono stata chiara?”, lui non rispose, corse verso la camera e chiuse a chiave la porta.

Aprì il pacco, conteneva un paio di cuffie per le comunicazioni live, erano nere e grosse la zona del padiglione auricolare era foderato di pelle, le indossò, aderivano in maniera perfetta alla sua nuca, un dvd senza scritte,anch’esso nero, l’unica cosa evidente era il marchio dell’associazione,un fucile avvolto dal filo spinato e le iniziali “M.A.”.

I suoi occhi azzurri fremevano dalla smania di provare il contenuto del disco, aprì la custodia e lo inserì nella console.

Attaccò le cuffie al controller, emisero un suono fastidioso che gli provocò una smorfia, il microfono si alzò da solo posizionandosi perfettamente davanti alla bocca: “Che figata” disse allegramente.

Pigiò il tasto start e la console cominciò a far girare il dvd.

Il televisore rimase nero per qualche secondo, improvvisamente si materializzò davanti agli occhi del ragazzo il volto di una donna, era bellissima, lunghi capelli biondi gli contornavano il viso, gli occhi verdi sembravano brillare, un grande sorriso si disegnò sulla bocca.

Giovanni era incantato dalla bellezza di quel viso, ma quando parlò con voce metallica scaccio ogni bel pensiero su di lei.

“Buonasera player, conferma nickname sei galaxi89?”, un pò sorpreso Giovanni rispose in maniera affermativa, “spettacolo sa come mi chiamo!”, disse a bassa voce.

“Buona sera Galaxi89, ti devo dare alcune informazioni che riguardano l’utilizzo di questo gioco …”, l’immagine della ragazza tremò per qualche secondo sullo schermo , a Giovanni diede l’impressione che il suo sorriso diventasse un ghigno.

“Stai per sperimentare l’FPS definitivo, una nuova forma di intrattenimento multimediale, questa ti ricordo non è la versione definitiva, stai provando la versione beta del prodotto che verrà venduto nell’anno 2014 …”, ancora l’immagine tremò e l’impressione del ghigno diventò quasi una certezza, Giovanni scacciò il pensiero dalla mente, aveva tra le mani un gioco in uscita tra due anni era stato scelto tra milioni di giocatori per testarlo, aveva 23 anni, era definito dalla stampa video ludica, una delle promesse italiane per i giochi FPS, aveva partecipato al torneo internazionale tenutosi a Las Vegas, portando quasi da solo al decimo posto il suo clan, a livello internazionale.

I suoi pensieri vennero interrotti dalla voce della donna “hai un numero di nove vite totali per arrivare al termine del gioco, se riuscirai verrai premiato durante la presentazione del gioco nell’anno 2014 … mentre se non porterai a termine con successo la sfida verrai eliminato”

La parola eliminato sembrava un pò assoluta, ma trattandosi di un gioco di guerra poteva aspettarsi vocaboli di quel genere “accetti quanto ti e’ stato detto?”, il ragazzo fece un sospiro “accetto sicuro che accetto”.

“Bene giocatore che la tua partita abbia inizio”.

Il volto femminile sparì dal televisore, Giovanni fremeva nell’attesa,i secondi che lo separavano dall’inizio del gioco sembravano interminabili.

Non ci fu nessuna schermata del titolo, come in un puzzle lo schermo si riempì dell’immagine di un paesaggio devastato dalla guerra, le poche case rimaste in piedi avevano parti mancanti, in alcune potevi vedere l’ubicazione dei mobili nel loro interno, visto che la facciata era stata completamente distrutta.

Giovanni vide le sue mani che tenevano in mano una beretta 9mm silenziata, una voce fuori campo echeggio “Livello 1”.

Schiacciò un tasto dorsale e cambiò l’arma aveva un fucile d’assalto , con mirino olografico.

Cominciò a correre alla ricerca dei nemici,la piccola mappa posta a destra lampeggiava di puntini rossi, lui era evidenziato come un triangolo azzurro “un tutti contro tutti perfetto”.

Il primo nemico lo uccise a distanza,l’aveva scorto dietro a alcuni detriti intento a mirare ad un’ altro,lo prese in testa, sullo schermo lampeggio il punteggio.

Ci vollero 2 minuti per terminare il livello, aveva ucciso 22 avversari e non era mai morto, se anche gli altri livelli erano cosi sarebbe arrivato alla fine senza mai morire. Troppo intento a partire con il livello successivo, non si accorse che dal microfono con uno sbuffo, usci del liquido che entrò nella bocca, si lecco le labbra e il liquido restante segui il precedente.

Era teso, stava quasi portando a termine il secondo livello quando i sui occhi per qualche secondo si annebbiarono, venne ucciso per la prima volta, una leggera scossa lo fece rinvenire.

 “Cazzo”!

Si sentiva un po diverso,quasi intontito non riusciva a capirne il motivo, ma non voleva staccarsi dal gioco.

Terminò il secondo livello con due morti, ne restavano 7.

Dal microfono fuoriuscì ancora quella sostanza, l’organismo rispondeva a quel liquido, dando informazioni sbagliate al cervello del ragazzo.

Giovanni si sentiva drogato, aveva provato qualche canna, ma la sensazione che percepiva era completamente diversa, un misto tra eccitazione e paura, le sue dita si muovevano in maniera convulsa sul controller, le immagini sembravano uscire dallo schermo,il paesaggio era diventato una giungla con ruderi sparsi, qua e la,faceva fatica a vedere gli avversari, i suoi occhi lo stavano tradendo,davano distanze e proporzioni sbagliate, vedeva un nemico in lontananza e poi subito vicino a lui, alla fine del terzo livello gli restavano solo 4 vite.

Si stava arrabbiando,mentre la sua testa diceva di fermarsi, il resto del corpo non ne voleva sapere.

Nel livello successivo il suo alter ego aveva tra le mani un fucile da cecchino,si trovava in una distesa desertica, un forte vento spesso annebbiava la visione.

Aveva perso la coordinazione tra il cervello e le mani, sembrava un burattino che si muoveva a caso.

Vite rimaste tre, si sentiva assonnato a stento riusciva a tenere aperto gli occhi, ogni tanto veniva risvegliato da una piccola scossa nei padiglioni auricolari.

Due vite rimaste, la voglia di giocare pian piano si dissolveva, vedeva il fucile  puntato verso ombre, le dita svogliatamente, pigiavano i tasti.

Ultima vita,abbassò l’arma gli mancava una vita non voleva più continuare aspettò che qualcuno lo eliminasse.

Venne risvegliato dalla voce che gli comunicava di aver perso l’ultima vita,”Non hai portato a termine il gioco, come da accordi verrai eliminato dal programma”, Giovanni con la voce assonnata disse:”Ma vaffanculo”.

Dagli auricolari della cuffia uscirono dei piccoli aghi che punsero l’orecchio interno del ragazzo iniettandogli una sostanza che non gli permise più di muoversi.

Giovanni si destò dal torpore, cercava di muovere il suo corpo ma gli era impossibile, si vedeva immobile e dritto, gli occhi fissi sullo schermo del televisore, non riusciva a parlare, la lingua sembrava un blocco di metallo pesante ed impossibile da muovere.

Sullo schermo ricomparve il volto della donna, il ghigno era evidente, adesso il volto era cambiato sembrava un mostro,la pelle raggrinzita, gli occhi non erano più verdi ma rossi, dalla bocca continuava a saettare la lingua.

“ Galaxi89 verrai eliminato tra 3-2-1- …”

Giovanni sentì uno strano suono nelle orecchie, prima debole poi sempre più forte, i timpani vibravano sempre più velocemente, fino a scoppiare, rivoli di sangue scendevano lungo il collo del ragazzo.

Giovanni non sentiva più nulla aveva la sensazione però che la testa si gonfiasse, cominciava a fargli male sempre più forte, fino a quando non percepì del liquido caldo sulle mani, poi il mondo intorno a lui si spense.   
post veloce veloce.
ho messo un sondaggio vi chiedo di rispondere.
in relazione alle risposte che darete reallizzerò il prossimo post.