quelle che tra poco leggerete sono le prime pagine del nuovo romanzo che stò scrivendo.
E' ancora in fase embrionale, scusate in anticipo per i refusi o gli errori di battitura (oramai penso che leggendo quello che scrivo, vi sarete abbituati).
vi chiedo un piccolo sforzo, vorrei che lo commentaste, che scriviate le vostre impressioni, che mi diciate anche che fa schifo e perche secondo voi non vale nulla (vi rammento che è una piccola parte).
Con ansia aspetto che qualcuno di voi mi dia qualche riscontro.
Da quando ho aperto il blog, ho visto che sono arrivato quasi a 300 visualizzazioni, non me l'aspettavo, ringrazio chi anche solo per qualche secondo dia un occhiata a questo blog.
questo è un mio personale regalo per voi.
P.S. se siete interessati ad iscrivervi al blog, in basso vicino al contatore c'è la possibilità di farlo, per chi si iscrive ho in serbo altre sorprese.
Il pacchetto era nella
sua stanza, non sapeva cosa contenesse, ma il marchio della Multiplayer
Association lo faceva fremere dalla curiosità.
Finì la cena velocemente
e si alzò dal tavolo “Giovanni mi spieghi dove stai andando?”, si girò verso la
madre sorridendo “vado nella mia camera
a giocare un po’” “Non fare tardi come ieri sera ,domani hai scuola,sono stata
chiara?”, lui non rispose, corse verso la camera e chiuse a chiave la porta.
Aprì il pacco, conteneva
un paio di cuffie per le comunicazioni live, erano nere e grosse la zona del
padiglione auricolare era foderato di pelle, le indossò, aderivano in maniera
perfetta alla sua nuca, un dvd senza scritte,anch’esso nero, l’unica cosa
evidente era il marchio dell’associazione,un fucile avvolto dal filo spinato e
le iniziali “M.A.”.
I suoi occhi azzurri
fremevano dalla smania di provare il contenuto del disco, aprì la custodia e lo
inserì nella console.
Attaccò le cuffie al controller,
emisero un suono fastidioso che gli provocò una smorfia, il microfono si alzò
da solo posizionandosi perfettamente davanti alla bocca: “Che figata” disse
allegramente.
Pigiò il tasto start e la
console cominciò a far girare il dvd.
Il televisore rimase nero
per qualche secondo, improvvisamente si materializzò davanti agli occhi del
ragazzo il volto di una donna, era bellissima, lunghi capelli biondi gli
contornavano il viso, gli occhi verdi sembravano brillare, un grande sorriso si
disegnò sulla bocca.
Giovanni era incantato
dalla bellezza di quel viso, ma quando parlò con voce metallica scaccio ogni
bel pensiero su di lei.
“Buonasera player, conferma
nickname sei galaxi89?”, un pò sorpreso Giovanni rispose in maniera
affermativa, “spettacolo sa come mi chiamo!”, disse a bassa voce.
“Buona sera Galaxi89, ti
devo dare alcune informazioni che riguardano l’utilizzo di questo gioco …”,
l’immagine della ragazza tremò per qualche secondo sullo schermo , a Giovanni
diede l’impressione che il suo sorriso diventasse un ghigno.
“Stai per sperimentare l’FPS
definitivo, una nuova forma di intrattenimento multimediale, questa ti ricordo
non è la versione definitiva, stai provando la versione beta del prodotto che
verrà venduto nell’anno 2014 …”, ancora l’immagine tremò e l’impressione del
ghigno diventò quasi una certezza, Giovanni scacciò il pensiero dalla mente,
aveva tra le mani un gioco in uscita tra due anni era stato scelto tra milioni
di giocatori per testarlo, aveva 23 anni, era definito dalla stampa video ludica,
una delle promesse italiane per i giochi FPS, aveva partecipato al torneo
internazionale tenutosi a Las Vegas, portando quasi da solo al decimo posto il
suo clan, a livello internazionale.
I suoi pensieri vennero
interrotti dalla voce della donna “hai un numero di nove vite totali per
arrivare al termine del gioco, se riuscirai verrai premiato durante la
presentazione del gioco nell’anno 2014 … mentre se non porterai a termine con
successo la sfida verrai eliminato”
La parola eliminato
sembrava un pò assoluta, ma trattandosi di un gioco di guerra poteva aspettarsi
vocaboli di quel genere “accetti quanto ti e’ stato detto?”, il ragazzo fece un
sospiro “accetto sicuro che accetto”.
“Bene giocatore che la
tua partita abbia inizio”.
Il volto femminile sparì
dal televisore, Giovanni fremeva nell’attesa,i secondi che lo separavano
dall’inizio del gioco sembravano interminabili.
Non ci fu nessuna
schermata del titolo, come in un puzzle lo schermo si riempì dell’immagine di
un paesaggio devastato dalla guerra, le poche case rimaste in piedi avevano
parti mancanti, in alcune potevi vedere l’ubicazione dei mobili nel loro
interno, visto che la facciata era stata completamente distrutta.
Giovanni vide le sue mani
che tenevano in mano una beretta 9mm silenziata, una voce fuori campo echeggio
“Livello 1”.
Schiacciò un tasto
dorsale e cambiò l’arma aveva un fucile d’assalto , con mirino olografico.
Cominciò a correre alla
ricerca dei nemici,la piccola mappa posta a destra lampeggiava di puntini
rossi, lui era evidenziato come un triangolo azzurro “un tutti contro tutti
perfetto”.
Il primo nemico lo uccise
a distanza,l’aveva scorto dietro a alcuni detriti intento a mirare ad un’ altro,lo
prese in testa, sullo schermo lampeggio il punteggio.
Ci vollero 2 minuti per
terminare il livello, aveva ucciso 22 avversari e non era mai morto, se anche
gli altri livelli erano cosi sarebbe arrivato alla fine senza mai morire. Troppo
intento a partire con il livello successivo, non si accorse che dal microfono
con uno sbuffo, usci del liquido che entrò nella bocca, si lecco le labbra e il
liquido restante segui il precedente.
Era teso, stava quasi
portando a termine il secondo livello quando i sui occhi per qualche secondo si
annebbiarono, venne ucciso per la prima volta, una leggera scossa lo fece
rinvenire.
“Cazzo”!
Si sentiva un po
diverso,quasi intontito non riusciva a capirne il motivo, ma non voleva
staccarsi dal gioco.
Terminò il secondo
livello con due morti, ne restavano 7.
Dal microfono fuoriuscì
ancora quella sostanza, l’organismo rispondeva a quel liquido, dando
informazioni sbagliate al cervello del ragazzo.
Giovanni si sentiva
drogato, aveva provato qualche canna, ma la sensazione che percepiva era
completamente diversa, un misto tra eccitazione e paura, le sue dita si
muovevano in maniera convulsa sul controller, le immagini sembravano uscire
dallo schermo,il paesaggio era diventato una giungla con ruderi sparsi, qua e
la,faceva fatica a vedere gli avversari, i suoi occhi lo stavano
tradendo,davano distanze e proporzioni sbagliate, vedeva un nemico in
lontananza e poi subito vicino a lui, alla fine del terzo livello gli restavano
solo 4 vite.
Si stava
arrabbiando,mentre la sua testa diceva di fermarsi, il resto del corpo non ne
voleva sapere.
Nel livello successivo il
suo alter ego aveva tra le mani un fucile da cecchino,si trovava in una distesa
desertica, un forte vento spesso annebbiava la visione.
Aveva perso la
coordinazione tra il cervello e le mani, sembrava un burattino che si muoveva a
caso.
Vite rimaste tre, si
sentiva assonnato a stento riusciva a tenere aperto gli occhi, ogni tanto
veniva risvegliato da una piccola scossa nei padiglioni auricolari.
Due vite rimaste, la
voglia di giocare pian piano si dissolveva, vedeva il fucile puntato verso ombre, le dita svogliatamente,
pigiavano i tasti.
Ultima vita,abbassò
l’arma gli mancava una vita non voleva più continuare aspettò che qualcuno lo
eliminasse.
Venne risvegliato dalla
voce che gli comunicava di aver perso l’ultima vita,”Non hai portato a termine
il gioco, come da accordi verrai eliminato dal programma”, Giovanni con la voce
assonnata disse:”Ma vaffanculo”.
Dagli auricolari della
cuffia uscirono dei piccoli aghi che punsero l’orecchio interno del ragazzo
iniettandogli una sostanza che non gli permise più di muoversi.
Giovanni si destò dal
torpore, cercava di muovere il suo corpo ma gli era impossibile, si vedeva
immobile e dritto, gli occhi fissi sullo schermo del televisore, non riusciva a
parlare, la lingua sembrava un blocco di metallo pesante ed impossibile da
muovere.
Sullo schermo ricomparve
il volto della donna, il ghigno era evidente, adesso il volto era cambiato
sembrava un mostro,la pelle raggrinzita, gli occhi non erano più verdi ma
rossi, dalla bocca continuava a saettare la lingua.
“ Galaxi89 verrai
eliminato tra 3-2-1- …”
Giovanni sentì uno strano
suono nelle orecchie, prima debole poi sempre più forte, i timpani vibravano
sempre più velocemente, fino a scoppiare, rivoli di sangue scendevano lungo il
collo del ragazzo.
Giovanni non sentiva più
nulla aveva la sensazione però che la testa si gonfiasse, cominciava a fargli
male sempre più forte, fino a quando non percepì del liquido caldo sulle mani,
poi il mondo intorno a lui si spense.
Molto bello Bio.. :)
RispondiEliminagrazie pier
EliminaAspetta, mi sono persa.....ma come fàa sentire il liquido caldo sulle mani se ha perso la sensibilità?!:/
RispondiEliminaPersonalmente il fantasy non è il mio genere però sono con te!!! Dove c'è sfida c'è vittoria....vaiiiiii Biooooo!!!! - Monica
grazie Monica le tue osservazioni sono più costruttive di quelle di Carlo (mai avuto dubbi in merito).
RispondiEliminacambierò il passaggio sicuramente.